La volumetria dei tessuti parodontali rappresenta una delle difficoltà che il clinico deve affrontare per una corretta riabilitazione implantare. Il mantenimento a lungo termine dei tessuti perimplantari è garantito dall’accurata programmazione dell’intervento edall’uso di componenti protesiche avanzate, come il platform shifting e le tecnologie per la gestione della volumetria dei tessuti molli. Per il successo clinico ed estetico l’individuazione del fenotipo tissutale e la corretta definizione dell’ampiezza biologica risultano cruciali: ciò permette di minimizzare il riassorbimento osseo e garantire la stabilità dei tessuti duri e molli.
Questo case report presenta un paziente sistemicamente sano che ha ricevuto un impianto post-estrattivo sottocrestale in posizione 22, accompagnato da tecniche di rigenerazione ossea guidata (GBR) e aumento dei tessuti molli. L’uso di biomateriali, come osso collagenato bovino e membrane riassorbibili, ha permesso di ripristinare la volumetria tridimensionale dei tessuti, migliorando l’estetica e la funzione. Inoltre, la protesizzazione immediata ha favorito la guarigione dei tessuti molli e la definizione delle forme protesiche. A distanza di 3 e 12 mesi, i controlli clinici e radiografici hanno evidenziato l’assenza di riassorbimento osseo peri-implantare e la stabilità tissutale. Questo studio dimostra come la pianificazione personalizzata, l’utilizzo di tecnologie avanzate e il rispetto dei principi biologici possano garantire risultati estetici, funzionali e a lungo termine nel trattamento implantare in aree esteticamente sensibili.
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